

Ismail deve ricevere una buona istruzione anche in futuro
Non possiamo influire direttamente sull’andamento della guerra nei vari Paesi come l’Ucraina, la Siria o il Sudan meridionale. Ma possiamo donare un po’ di speranza alle famiglie, lenendo le loro sofferenze e migliorando le loro vite.
Barlumi di speranza per Ismail e la sua famigliain Siria
Ismail, 3,5 anni, e suo fratello Malek, 9 anni, sono entrambi audiolesi e frequentano una scuola in cui sono seguiti individualmente. La retta della scuola e i costi di trasporto, che si aggiungono agli elevati costi per l’affitto e i generi alimentari, gravano però molto sul budget della famiglia indigente.

«Poter far seguire ai nostri figli lezioni di recupero è per noi un dono. Anche perché sono molto preoccupata per la loro situazione particolare.»Walaa Anjaranymadre di due figli
Il padre Abdallah lavora come venditore ambulante e la madre Walla in passato tagliava capelli di tanto in tanto. Lo scorso anno Walla ha tuttavia potuto partecipare a un progetto sostenuto da Caritas volto ad aiutare le persone a costruirsi un’attività in proprio. Nei corsi ha imparato a tenere la contabilità, a calcolare i prezzi e ad assistere i clienti. I partecipanti al corso hanno inoltre ricevuto un supporto psicologico e un piccolo capitale iniziale per l’attrezzatura.
«Sono felicissima di poter lavorare per la prima volta in assoluto come parrucchiera indipendente. Ogni giorno che passa acquisisco nuovi clienti e questo mi fa tornare a sperare.»Walla Anjarany
In futuro, Walla vuole poter offrire una buona istruzione e i migliori auricolari ai suoi figli. Per farlo, intende servire sempre più clienti nonché ampliare e migliorare ulteriormente il suo salone.
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Immagine principale: Ismail può continuare a frequentare la scuola perché sua madre, grazie all’aiuto di Caritas, ora può svolgere la sua professione da indipendente. © Hasan Belal