A Mandalay sono in corso programmi di formazione per 20 persone, alcune già con esperienza nel settore della muratura. Nei prossimi due mesi, il numero dei partecipanti salirà a 60. I bisogni sono urgenti: molte abitazioni gravemente danneggiate devono essere riparate e numerose altre ricostruite da zero.
A Mandalay sono in corso programmi di formazione per 20 persone, alcune già con esperienza nel settore della muratura. Nei prossimi due mesi, il numero dei partecipanti salirà a 60. I bisogni sono urgenti: molte abitazioni gravemente danneggiate devono essere riparate e numerose altre ricostruite da zero.

Caritas Svizzera rafforza il suo sostegno alle vittime del terremoto 

Sei mesi dopo il terremoto in Myanmar

Nei giorni successivi al sisma del 28 marzo scorso in Myanmar, Caritas Svizzera ha potuto fornire aiuti d’emergenza alle vittime nelle regioni più colpite. Oggi rafforziamo il nostro sostegno alle persone più vulnerabili, poiché i bisogni restano enormi. In vista della ricostruzione, vengono inoltre organizzati corsi di formazione nel settore edile.

Il 28 marzo 2025 un terremoto di magnitudo 7,7 ha devastato le città di Sagaing e Mandalay, nonché numerosi centri nelle regioni limitrofe. Il bilancio è drammatico: oltre 5’400 vittime, migliaia di feriti e decine di migliaia di abitazioni distrutte. Le scuole, gli ospedali, le dighe e le infrastrutture idriche hanno riportato danni ingenti.

Più di due milioni di persone sono rimaste senza casa, senza reddito e prive di accesso all’acqua potabile, al cibo e all’assistenza sanitaria. Dal mese di luglio, le piogge torrenziali della stagione monsonica hanno ulteriormente danneggiato le strade, rendendo ancora più difficile raggiungere le aree remote. Circa 3,6 milioni di persone risultano sfollate a causa del conflitto tra l’esercito nazionale e diversi gruppi armati non statali.

Da sei mesi, l’impegno di Caritas Svizzera e dei suoi partner locali e internazionali si concentra sulla fornitura di materiali per rifugi d’emergenza, kit igienici, cibo e acqua. La distribuzione di denaro ha permesso alle famiglie di rispondere ai bisogni più urgenti, garantendo dignità e autonomia, mentre programmi specifici hanno offerto sostegno economico in cambio di attività lavorative. Sono stati inoltre creati spazi sicuri per i bambini con supporto psicosociale. In questa prima fase, circa 15’000 persone hanno beneficiato del sostegno. L’aiuto di base proseguirà, poiché i bisogni restano ancora immensi.

Contribuire alla ricostruzione e alla prevenzione dei rischi

Sarah Buss, responsabile degli aiuti umanitari di Caritas Svizzera, sottolinea:

Leiterin Katastrophenhilfe
«È importante sostenere gli sforzi di ricostruzione e al tempo stesso prevenire i rischi legati alle inondazioni ricorrenti, che accrescono ulteriormente la vulnerabilità delle persone più povere che hanno perso tutto durante il terremoto.»Sarah Bussresponsabile degli aiuti umanitari di Caritas Svizzera

Caritas lavorerà con circa 7’500 soggetti particolarmente vulnerabili, che beneficeranno di servizi di base e di un sostegno economico flessibile. Corsi di formazione professionale nel settore edile contribuiranno alla ricostruzione. Per migliorare la preparazione alle inondazioni ricorrenti, vengono elaborati piani comunitari di riduzione dei rischi, insieme a sistemi di allerta precoce.

La nostra project manager si trova attualmente in Myanmar ed è disponibile per interviste.

Domande da parte dei media

Fabrice Boulé

Fabrice Boulé

Responsabile Comunicazione Svizzera romanda e interlocutore Svizzera italiana

+41 78 661 32 76medias@caritas.ch

Ulteriori informazioni

Immagine principale: A Mandalay sono in corso programmi di formazione per 20 persone, alcune già con esperienza nel settore della muratura. Nei prossimi due mesi, il numero dei partecipanti salirà a 60. I bisogni sono urgenti: molte abitazioni gravemente danneggiate devono essere riparate e numerose altre ricostruite da zero. © MBE