«Ho sempre paura di non avere abbastanza cibo per sfamare la mia famiglia numerosa. Con la nostra nuova attività di orticoltura non realizziamo un grande guadagno, ma abbiamo cibo a sufficienza.» Modeste Traoré, 57 anni, traccia un bilancio della sua riconversione all’agricoltura, avvenuta tre anni fa grazie al sostegno di Caritas Svizzera. Nel 2018 il verdetto era chiaro: quasi tutte le famiglie che vivevano sulle sponde del lago Wegnia, situato a 130 chilometri a nord di Bamako, nel Mali, non riuscivano più a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare annuale.
3000 famiglie (27 000 persone) come quella di Modeste lavorano con determinazione in 43 villaggi per migliorare la produzione agricola e allo stesso tempo proteggere le rive del lago Wegnia dall’erosione e rallentarne il riempimento. Nel 2020, nell’ambito di un progetto di Caritas, sono stati trasmessi un’ottantina di programmi radiofonici allo scopo di spiegare in modo semplice i vantaggi delle nuove tecniche di coltivazione e sensibilizzare gli agricoltori locali.
Nella famiglia di Modeste Traoré la pesca è una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Ma lui ha dovuto riconvertirsi all’agricoltura perché nel lago del suo luogo di origine non c’erano più pesci. L’ex pescatore è intraprendente, aperto alle novità e si adopera per mantenere la famiglia numerosa e permettere ai figli di andare a scuola. Grazie a metodi innovativi, Modeste Traoré dimostra che è possibile produrre una quantità maggiore di verdura, frutta e cereali malgrado il contesto molto difficile.
Le precipitazioni sono in costante diminuzione e sempre più imprevedibili. Gli abitanti dei villaggi osservano un aumento della frequenza di eventi estremi: piogge intense, ondate di calore, tempeste di sabbia. Temporali violenti trascinano alberi sradicati e terra nel lago, che può riempirsi di acqua in una sola notte e prosciugarsi altrettanto rapidamente. «Anche se a volte piove molto, questo non mi dà speranza. Quando arriverà la prossima pioggia?», si chiede Modeste Traoré. Di fronte a questa incertezza, le informazioni meteorologiche diventano fondamentali perché permettono di seminare nel momento giusto. Caritas Svizzera ha inoltre concluso un accordo quadro con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) per consentire ai beneficiari del progetto a Wegnia e di altri progetti di accedere a informazioni meteorologiche e climatiche rilevanti.
Soprattutto a causa della siccità è essenziale disporre di sementi adattate, seminarle al momento giusto e distribuirle correttamente. Alcuni agricoltori hanno così ricevuto a titolo sperimentale cinque varietà di sementi migliorate (mais, sorgo, miglio, arachidi, fagioli) e input agricoli biologici (fertilizzanti, stimolanti, pesticidi), la cui applicazione pratica sarà estesa in un secondo tempo. Modeste Traoré è felice di aver imparato a seminare meglio i pomodori e i peperoni: «Tendevamo a concentrare le sementi in un unico posto. Se invece vengono distribuite in modo corretto, la resa aumenta nettamente», spiega entusiasta.
Alcuni metodi di coltivazione semplici, subito adottati dagli abitanti sulle sponde del lago, stanno già mostrando effetti positivi. La tecnica zai, ad esempio, permette di concentrare l’acqua e il concime in piccole fosse. I cordoni di pietra lunghi circa cinque chilometri, distesi su 53 ettari, rallentano l’erosione. I gabbioni (muri in pietra rivestiti con una rete metallica) costruiti in un burrone rallentano lo scorrimento dell’acqua, favorendone l’infiltrazione e la sedimentazione a monte del lago. L’utilizzo di concime organico e compostaggio è sempre più diffuso.
Modeste Traoré ha compreso i vantaggi del rimboschimento dei suoi appezzamenti per migliorare la ritenzione idrica del suolo. Si prende cura e protegge gli alberi giovani che sono più idonei per le sue coltivazioni (rigenerazione naturale assistita). Questo metodo risulta più efficace che ripiantare alberi non in grado di prosperare nelle condizioni locali. Oltre a manghi e banani, ha piantato anche alcuni alberi di arance e di mele di acagiù.
Decine di agricoltrici organizzate in cooperative lavorano in due appezzamenti di due ettari ciascuno creati per la coltivazione di prodotti orticoli. Nel 2020 hanno riscosso un grande successo con i loro pomodori lavorati ancora freschi. La semplice costruzione di una tettoia ha permesso di mettere i pomodori al riparo e di venderli direttamente sul campo. Mettendosi in contatto con i potenziali acquirenti sono riuscite a negoziare prezzi equi: la produzione di pomodori ha superato le 14 tonnellate e la vendita ha generato ricavi per 4,7 milioni di franchi CFA (circa 8000 franchi svizzeri). Dopo la produzione, infatti, è essenziale avere un buon accesso al mercato per valorizzare il lavoro investito.
Modeste Traoré ha realizzato che una buona pianificazione della vendita dei prodotti produce dei vantaggi: «Sarò ancora più soddisfatto se riuscirò a convincere i commercianti a rifornirsi regolarmente da me.» È molto fiero dei risultati ottenuti con il suo lavoro in questi tre anni. Vorrebbe ancora poter pescare sul lago Wegnia, ma per il momento il futuro della sua famiglia è nei campi.
Caritas aiuta le popolazioni locali ad adeguarsi ai cambiamenti climatici e a proteggersi meglio dalle catastrofi naturali:
Paesi d’intervento: Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Cambogia, Etiopia, Haiti, Mali, Uganda, Tagikistan, Ciad
Con 50 franchi consentite corsi di formazione sulle tecniche di coltivazione sostenibili.
Con 100 franchi sostenete la costituzione di cooperative agricole femminili.
Con 150 franchi fornite sementi resistenti e piantine di alberi agli agricoltori.
Con 250 franchi permettete la realizzazione di strutture di protezione sulle rive per ridurre la sedimentazione nel lago.
Grazie per la vostra donazione.