«I miei figli non saranno pescatori, come me e mio padre» rimpiange Modeste Traoré. Il lago Wegnia non contiene più acqua a sufficienza. Nel villaggio che porta lo stesso nome, a 150 chilometri a nord di Bamako, nel Mali, gli anziani si ricordano di un tempo in cui molte persone giungevano per visitarlo. Vi erano innumerevoli uccelli e la vegetazione e le colture erano rigogliose. Tutto questo è ora solo un ricordo. Il cambiamento climatico colpisce duro.
Le precipitazioni sono sempre più imprevedibili e le temperature aumentano. Violente tempeste trascinano nel lago alberi sradicati e terra. A volte esso si riempie in una sola notte, ma si prosciuga altrettanto rapidamente. «Anche se a volte piove molto, comunque non mi dà speranza. Quando arriverà la prossima pioggia?» si chiede l’uomo.
Da diversi anni Modeste Traoré non riesce più a vivere di pesca e si dedica molto di più all’agricoltura. All’indomani delle prime precipitazioni nella stagione delle piogge è già indaffarato a piantare il sorgo, approfittando della terra umida e implorando il cielo di non dover aspettare settimane prima dell’arrivo della pioggia seguente. Quando se lo può permettere, acquista una mucca che potrà poi rivendere in caso di bisogno.
In prossimità del lago, Modeste Traoré possiede qualche banano e alcuni alberi di mango. Coltiva principalmente il sorgo e un po’ di mais e arachidi, destinati soprattutto alla vendita. Fuori stagione, le donne coltivano pomodori, peperoni e insalata. Quando la raccolta della verdura è buona, i commercianti di Bamako si spostano più di 150 chilometri per comprarne una parte. Quando non si arriva a un accordo sul prezzo, è necessario andare al distante mercato di Tioribougou. In mancanza di altri ricavi, dal 2017 Modeste si è visto costretto a vendere diversi capi del suo bestiame.
Nel recente passato, a metà anno 2018, molte famiglie della regione del lago Wegnia non hanno più avuto riserve alimentari a causa dei cattivi raccolti e hanno dovuto ricorrere a un aiuto alimentare di base. Durante il periodo invernale, per diversificare le fonti di reddito, molti giovani lavorano nelle miniere d’oro non ufficiali che si moltiplicano nell’Ovest del Mali. Alcuni trovano un impiego temporaneo nella capitale Bamako, altri emigrano più lontano ancora. Nel villaggio, gli abitanti adottano nuove abitudini per alleggerire la pressione posta sul lago.
Per garantire un miglioramento costante delle condizioni di vita in una regione fragile come quella di Wegnia, in caso di necessità è utile combinare un approccio di sviluppo sostenibile con un aiuto umanitario d’emergenza, ad esempio in caso di cattivi raccolti e di malnutrizione, come successo al termine della misera stagione di raccolto 2017-2018 nella regione del lago Wegnia. 312 famiglie (2200 persone), designate come le più vulnerabili dalle comunità di sei villaggi, hanno ricevuto del denaro per acquistare il cibo mancante. In questo modo possono lavorare i campi in maniera adeguata in vista dei prossimi raccolti senza essere costretti a tagliare abusivamente legname per produrre carbone e poi venderlo per guadagnarsi da vivere.
La mancanza d’acqua e i parassiti minacciano costantemente il lavoro in campagna. Rimboschimento, risanamento delle rive, nuove varietà più resistenti, adattamento di tecniche agricole: le soluzioni esistono, ma hanno bisogno di diversi anni per dare risultati. Gli abitanti del villaggio sono determinati a metterle in pratica. Gli abitanti dei villaggi e gli agricoltori vengono stimolati a piantare nuovi alberi. Alcuni contadini hanno spostato i loro campi, situati troppo vicino al lago, per lasciare il posto agli alberi che tratterranno meglio l’acqua nel terreno. Il rimboschimento procede. La coltivazione si allontana dal lago per diminuirne l’erosione. Occorre scavare pozzi più profondi. Si costruiscono nuove recinzioni, usando meno legno. Caritas e i suoi partner locali invitano i contadini a guardare oltre e più lontano, per aiutare l’ambiente a rigenerarsi, assicurando nutrimento e redditi futuri.
Caritas sostiene gli abitanti più vulnerabili dei Paesi del Sud nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nel miglioramento della protezione dalle catastrofi naturali.
Paesi d’intervento: Bolivia, Brasile, Colombia, Haiti, Kenya, Mali, Tagikistan, Ciad
Know-how
Con 60 franchi finanziate alla moglie di un contadino un corso di formazione in pratiche innovative nella coltivazione di ortaggi in cui si impara a produrre una resa sufficiente con meno acqua.
Rimboschimento
Con 90 franchi consentite alla popolazione del villaggio di coltivare giovani alberi e di piantarli. Forniamo loro materiale adeguato e li consigliamo nella produzione e nella messa a dimora di piantine per un ettaro di terreno degradato.
Infrastruttura
Con 120 franchi ci aiutate a proteggere un ettaro di terreno coltivabile dall’erosione e ad aumentare del 40% la resa dei campi di cereali.