

«Quando sarò allevatore, non dovrò più respirare polvere»
Amadou lavora in un impianto di estrazione dell’oro nel Burkina Faso per pagarsi la sua dotazione scolastica. Durante il lavoro è continuamente circondato dalla polvere che gli causa problemi respiratori. Sogna di poter fare una formazione e non dovere più lavorare nell’impianto.
«Vengo da Kiètenga, un villaggio situato direttamente dietro alla collina», racconta Amadou. Il quindicenne vive con sua madre e i fratelli maggiori. I soldi per pagarsi la scuola e i vestiti deve guadagnarseli lui, non ha altra scelta: «Mio padre se n’è andato due anni fa. Non lo abbiamo più sentito.»
Ad Amadou piace andare a scuola e vorrebbe assolutamente continuare a frequentarla. Ma per raggiungere questo obiettivo, deve lavorare duro. Per molte persone della regione di Plateau-Central, lavorare nell’impianto di estrazione dell’oro di Méguet è l’unica possibilità per guadagnarsi da vivere. Questo vale anche per innumerevoli bambini come Amadou.
«Penso che sarei un buon allevatore.»Amadou
Il lavoro è durissimo, mal pagato e pericoloso. «Mi occupo della frantumazione del minerale grezzo e sono costantemente circondato da polvere. Ho spesso tosse e raffreddore e faccio fatica a respirare.» Amadou guadagna dai 1000 ai 2000 franchi CFA al giorno, a seconda del numero di sacchi di minerale grezzo che riesce a lavorare. Sono appena tre franchi svizzeri, se la giornata è favorevole. A volte guadagna solo la metà.

Allevatore, meccanico o insegnante
Ma Amadou ha un obiettivo ben preciso: non dover più lavorare così duro nella miniera d’oro per così pochi soldi. Con l’aiuto di Caritas può iniziare una solida formazione professionale. Ha in mente varie possibilità per il suo futuro: «Mi piacerebbe lavorare come insegnante di arabo», dice descrivendo una delle sue opzioni. Il ragazzo ha però anche delle alternative: «Mi interessano le cose meccaniche. Ma ancor di più mi interessa l’allevamento. Penso che sarei un buon allevatore.»
Per poter intraprendere uno di questi possibili percorsi, Amadou ha bisogno di un sostegno fattivo: «Desidero avere la possibilità di seguire una formazione per diventare allevatore. Mi faciliterebbe la vita e non sarei più costretto a lavorare in questo impianto.»
Il settore minerario del Burkina Faso occupa più di 800 000 operai nelle miniere che spesso lavorano con arnesi primitivi. Si tratta di un settore in gran parte informale in cui si verificano gravi forme di abusi ecologici, sociali ed economici e lo sfruttamento di minori. Il progetto di Caritas promuove un’estrazione responsabile dell’oro che permetta alla popolazione locale di beneficiare di migliori condizioni di lavoro e di contribuire attivamente allo sviluppo della regione. Fondamentali a tale proposito sono i corsi di formazione nonché un lavoro di sensibilizzazione sui diritti dei bambini e contro il lavoro minorile.
- Con 60 franchi si aiuta un bambino costretto a lavorare nell’impianto di estrazione dell’oro a coprire i costi per la scuola per sei mesi, riducendo così il tempo trascorso al lavoro.
- Un sussidio di 100 franchi garantisce a un bambino che ha dovuto abbandonare la scuola di tornare a frequentarla per sei mesi.
- Con 150 franchi si finanzia una borsa di studio a un bambino per sei mesi per frequentare una formazione professionale, per esempio come sarta, meccanico, allevatore o commerciante.
Ulteriori informazioni
Immagine principale: Come molti bambini della regione, anche il quindicenne Amadou lavora nell’impianto di estrazione dell’oro a Méguet. © Bénédicte Kinda