Secondo i dati ufficiali, le vittime della catastrofe nell’area del Sulawesi centrale sono 2100. Il terremoto e lo tsunami hanno distrutto 67 000 case di cui un gran numero è letteralmente scomparso dalla superficie terrestre in seguito alla liquefazione del suolo. Mentre nella città di Palu sono arrivati ingenti quantitativi di aiuti dal governo, gli abitanti dei distretti rurali di Sigi e Donggala dipendono dall’aiuto fornito dalle organizzazioni umanitarie. In collaborazione con Caritas Austria e la locale organizzazione umanitaria Indonesia Bhadra Utama (IBU), Caritas Svizzera da novembre presta soccorso a 2000 famiglie alloggiate in tendopoli provvisorie. Vengono distribuiti coperte, teli da tenda, asciugamani, sapone e prodotti per l’igiene e anche filtri per l’acqua. Le famiglie sono inoltre state istruite su come mantenere una corretta igiene per proteggersi dalle malattie.
Le «case dorate» per i bambini
In questo progetto rientrano anche le cosiddette «case dorate». Sono tende nelle quali 2000 bambini circa svolgono attività per il tempo libero in dieci villaggi. «Nonostante la terribile esperienza e la perdita subìta in tenera età, i bambini sono pieni di energia, forza e speranza» racconta Patricia Kröll, responsabile del programma di Caritas Svizzera, dopo una visita sul posto.
Uno stipendio per i lavori di sgombero
Un secondo progetto di Caritas Svizzera, questa volta in collaborazione con l’organizzazione partner locale Pusaka, ha preso il via a gennaio. Molte famiglie hanno perso il lavoro. Con il cosiddetto approccio cash-for-work, le persone colpite dalla catastrofe vengono impiegate per una ventina di giorni per i lavori di sgombero nei loro villaggi e ricevono uno stipendio che li aiuta a sostentare la famiglia. Il programma viene realizzato in tre villaggi e ne beneficiano complessivamente 970 famiglie.
Ricostruire i mezzi di sussistenza a partire dalla primavera
A partire dalla primavera, Caritas Svizzera aiuterà le vittime della catastrofe a Sigi e Donggala a ricostruire i loro mezzi di sussistenza. Un aspetto importante sarà la fornitura di acqua potabile e l’igiene. Per poter pianificare e avviare gli aiuti con il team catastrofe sul posto, Caritas Svizzera ha aumentato i fondi destinati al progetto portandoli a tre milioni di franchi.
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